Pesche di Borgo d’Ale
Con il Termine Pesche di Borgo d’Ale si vogliono identificare alcune varietà che sono coltivate nell’omonimo paese da più di 100 anni.
Tra le varietà troviamo la Bella di Borgo d’Ale, la Cervetto, la Maria Bianca e la Rosa del West. Queste sono tutte pesche a pasta bianca che presentano un’inconfondibile aroma. Sul territorio piemontese, le pesche bianche sono conosciute come Pesche della Vigna.
Il punto di forza dei produttori della zona è la qualità eccezionale. La coltivazione è gestita in modo da avere un’ottima illuminazione e un buon arieggiamento tra le piante. Con queste metodiche il frutto risulta di qualità eccezionali. Solitamente si procede anche alla potatura e al diradamento per migliorare ulteriormente la qualità del frutto.
La produzione delle Pesche di Borgo d’Ale non avviene solamente nell’omonimo comune ma anche nei comuni limitrofi. Tra questi troviamo, in ordine alfabetico, Alice Castello, Cigliano, Cossano Canavese, Moncrivello e Viverone.
In passato, ci furono molti abitanti della zona che emigrarono in zone come la Francia e l’America. Si pensa che l’origine delle pesche bianche di Borgo d’Ale derivi proprio da alcuni semi portati dall’America a fine 800. Nel 1960, dopo un periodo iniziale di scarsa vendita, le Pesche di Borgo d’Ale permisero al comune di aggiudicarsi il titolo di “Centro Piemontese delle Pesche”. Si stima che a metà degli anni 60 la produzione si aggirava intorno ai 64 mila quintali.
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